mercoledì 1 settembre 2010

Analisi Estate 2010

ESTATE ITALIANA 2010 (analisi Federalberghi ) 1/9/2010

“Nell’estate turistica 2010, caratterizzata dalla netta divisione tra chi può permettersi un periodo di vacanza e chi no, portando il Paese a dividersi esattamente a metà,

non possiamo mancare di enfatizzare come l’Italia turistica confermi il suo appeal e l’offerta regionale affermi le proprie peculiarità, che costituiscono poi la ricchezza reale del nostro sistema”.

È quanto ha affermato il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati sulle scelte turistiche estive degli italiani. “Quasi 3 italiani su 4,

tra coloro che hanno già fatto o stanno consumando le loro vacanze -prosegue Boccahanno scelto l’Italia quale meta ideale per trascorrere un meritato periodo di riposo.

“Un segnale forte del gradimento che i nostri connazionali dimostrano -sottolinea il Presidente degli Albergatori italiani- per uno dei Paesi più belli del mondo e per il

rapporto qualità-prezzo che le strutture turistiche sono in grado di offrire.

LE REGIONI PIÙ GETTONATE

La Puglia mantiene anche quest’anno la leadership della classifica tra le regioni più gettonate dagli italiani per le vacanze estive. La quota di domanda si attesta sul 10,6% (rispetto al 10% del 2009). Seguono a ruota la Sardegna (9,7% rispetto al 9,6% del 2009), la Sicilia (8,8% rispetto all’8,5% del 2009), e l’Emilia Romagna (8,3% rispetto al 10% del 2009). Tiene la Toscana con l’8,3% rispetto all’8,5%del 2009. Esplode il Veneto che incrementa di quasi il 100% la propria quota di mercato, passando dal 4,1% del 2009 all’8,1% di quest’anno. Stesso rimarchevole aumento esponenziale lo registra l’Abruzzo che cresce di oltre il 130% passando dall’1,5% di quota di mercato di italiani del 2009 al 3,5% di quest’anno, a conferma che la Regione dopo il terremoto gode ampiamente dei favori turistici degli italiani. Una crescita altrettanto importante si evidenzia per la Campania che passa dal 3,1% del 2009 al 4,2% di quest’anno a conferma che il problema prodotto dall’emergenza rifiuti è stato completamente superato.

I MOVIMENTI PER REGIONE DI PROVENIENZA

Sono 9 su 20 le Regioni italiane che producono a livello di indicatori statistici una movimentazione maggiore di turisti rispetto alle altre. E tra esse, a seconda della collocazione geografica, è evidente la preferenza per la propria terra di origine o, anche in virtù della maggiore disponibilità economica, la predilezione per altri territori. Così, mentre i meno fedeli alla loro terra di residenza si mostrano i lombardi, i laziali ed i piemontesi, i toscani (a sorpresa) questa estate stanno preferendo chiaramente i loro lidi e le loro montagne. Ma vediamo nel dettaglio i risultati dell’analisi. LOMBARDI – Il 4,8% di chi fa vacanze estive rimane in ambito regionale (rispetto al 6,3% del 2009), mentre il 95,2% (rispetto al 93,7% del 2009) parte in direzione soprattutto dell’Emilia Romagna e della Sardegna. LAZIALI – L’8,9% di chi fa vacanze estive rimane in ambito regionale (rispetto al 14,3% del 2009), mentre il 91,1% (rispetto all’85,7% del 2009) parte in direzione soprattutto della Sardegna. PIEMONTESI – Il 15 (rispetto all’8,2% del 2009) rimane in ambito regionale, mentre l’85% (rispetto al 91,8% del 2009) parte in direzione soprattutto della Liguria e della Puglia. CAMPANI – Il 23,4% (rispetto al 10,5% del 2009) rimane in ambito regionale, mentre il 76,6% (rispetto all’89,5% del 2009) parte in direzione soprattutto della Calabria e della Puglia.

EMILIANO-ROMAGNOLI – Il 33,3% (rispetto al 40,5% del 2009) rimane in ambito regionale, mentre il 66,7% (rispetto al 59,5% del 2009) parte in direzione soprattutto della Lombardia e del Veneto.

VENETI – Il 34,8% (rispetto al 20,5% del 2009) rimane in ambito regionale, mentre il 65,2% (rispetto al 79,5% del 2009) parte in direzione soprattutto dell’Emilia Romagna e del Trentino Alto Adige.

PUGLIESI – In perfetta parità è invece la quota dei pugliesi che per il 50% (rispetto al 37,5 del 2009) rimangono in ambito regionale, mentre il restante 50% (rispetto al 62,5% del2009) parte in direzione soprattutto dell’Abruzzo e della Campania. SICILIANI – Il 57,9% (rispetto al 59,4% del 2009) rimane in ambito regionale, mentre il 42,1% (rispetto al 40,6% del 2009) parte in direzione soprattutto della Lombardia e della Campania. TOSCANI – Il 64,7% (rispetto al 33,3% del 2009) rimane in ambito regionale, mentre il 35,3% (rispetto al 66,7% del 2009) parte in direzione soprattutto della Lombardia e del Veneto.